Cascina Cortassa

Cascina Cortassa

Cascina Cortassa

La cascina

Un’esperienza autentica fra storia, tradizione e natura.

Cascina Cortassa si trova in località San Grato a Monteu, nel cuore del Roero, territorio ricco di tradizioni, storia e natura, caratterizzato da una natura ancora selvaggia ricca di folta vegetazione ed aspre colline.

La struttura che si trova in frazione San Grato 102, nasce dal recupero della cascina agricola ottocentesca (1896) di famiglia di cui è stato mantenuto il valore storico e il fascino tutto piemontese che ne deriva.

Immersa nel verde e circondata da oltre 3 ettari di bosco e campi, Cascina Cortassa gode di una posizione privilegiata sulle colline del Roero, lungo itinerari turistici  come il Cammino di Assisi, il grande sentiero del Roero e il sentiero dell’acqua. Il territorio ha una forte e conosciuta vocazione enogastronomica rappresentata da diversi soggetti che collaborano con la Cascina come osterie, ristoranti, ciabot, cantine e di  produttori di nocciole, formaggi, miele.

Cascina Cortassa è il luogo adatto per fuggire dalla frenesia e dalla confusione della città, soddisfa sia un turismo di tranquillità e relax sia un turismo sportivo e dinamico.

La posizione strategica privilegia inoltre chi desidera scoprire alcune delle più interessanti città storiche del Piemonte, come Alba, Bra, Cuneo, Saluzzo e Torino per ritornare alla sera nella natura.

Relax

Gli ospiti trovano a disposizione libri, giochi di società, spazi esterni immersi nella natura per godere del più totale relax

Bambini

Per il massimo confort dei bimbi (e dei genitori) vengono messi a disposizione seggiolini, box e lettini

Animali

Gli amici a quattro zampe sono i benvenuti a Cascina Cortassa

Wifi Free

Tutte le camere e le parti comuni della cascina dispongono di connessione ad internet gratuita

Rivivere la storia

Il forno

Adiacente alla Cascina, costruito nel 1927, si trova il forno funzionante, restaurato  nel 2014 da Elvira e Cesco Cortassa.

Nelle chiuse economie di un tempo, i forni rappresentavano un elemento indispensabile per la vita quotidiana: qui le famiglie cuocevano a turno il pane per il proprio consumo, in un rito che diventava momento di incontro e condivisione tra i vari abitanti della borgata.

Il pane rappresentava con la polenta l’alimento principe della tavola contadina. Gli anziani narrano che un tempo la povertà era tale che, intere famiglie raccolte intorno al tavolo si limitavano a passare sulle fette di pane aglio e sale (soma d’ai), per insaporirlo. Le forme che si impastavano e si infornavano erano quasi sempre i micconi, un tipo di pane a grande pezzatura e con una capacità di conservazione anche di una o due settimane.

Nei giorni di festa potevano anche essere messi a cuocere biscotti o pane zuccherato dalle forme particolari (ad esempio di gallo o di bambola) per la gioia dei più piccoli e al termine si lasciavano a cuocere le patate ed altri ortaggi.

Rivivere la storia

Il forno

Adiacente alla Cascina, costruito nel 1927, si trova il forno funzionante, restaurato  nel 2014 da Elvira e Cesco Cortassa.

Nelle chiuse economie di un tempo, i forni rappresentavano un elemento indispensabile per la vita quotidiana: qui le famiglie cuocevano a turno il pane per il proprio consumo, in un rito che diventava momento di incontro e condivisione tra i vari abitanti della borgata.

Il pane rappresentava con la polenta l’alimento principe della tavola contadina. Gli anziani narrano che un tempo la povertà era tale che, intere famiglie raccolte intorno al tavolo si limitavano a passare sulle fette di pane aglio e sale (soma d’ai), per insaporirlo. Le forme che si impastavano e si infornavano erano quasi sempre i micconi, un tipo di pane a grande pezzatura e con una capacità di conservazione anche di una o due settimane.

Nei giorni di festa potevano anche essere messi a cuocere biscotti o pane zuccherato dalle forme particolari (ad esempio di gallo o di bambola) per la gioia dei più piccoli e al termine si lasciavano a cuocere le patate ed altri ortaggi.

Natura in tavola

Il frutteto di pere madernasse

La pera madernassa è un tipo di pera da cuocere tipica del Roero. E’ facile riconoscerla: ha la base leggermente appiattita ed  è piccola, di colore  giallo verde con sfumature dal giallo al marrone. La  polpa è croccante e dolce.

E’ tra le varietà che compongono l’Arca del gusto di Slow Food**

I frutti maturano tra ottobre e novembre periodo che si possono raccogliere insieme a Giorgia e Marisa.

Essendo  particolarmente adatta alla cottura, nel Roero e nelle Langhe, si è diffusa per l’uso in un antica ricetta che la vede protagonista insieme a vino, zucchero, chiodi di garofano e cannella.

** Pere madernasse al vino  Slow Food Buono Pulito e Giusto a slow food 29 settembre 2011

Particolarità

Il gelso

Nel giardino rustico della Cascina Cortassa si erge il Gelso.

Il gelso è una specie originaria dell’Asia centrale e orientale ed è legato alla Cascina per la coltivazione del  baco da seta in quanto quest’ultimo  è molto ghiotto delle sue foglie. La coltivazione del baco da seta rappresentava una ulteriore fonte di rendita ed era molto diffusa.